Nel 2011, Marc Andreessen ha dichiarato: "Un numero sempre maggiore di grandi aziende e industrie viene gestito dal software e fornito sotto forma di servizi online, dai film all'agricoltura alla difesa nazionale".
L'osservazione sembra ogni giorno più profetica. Come ha accennato in questa intervista Alex Rampell, general partner della società di venture capital Andreessen Horowitz, sono i modelli di business resi possibili dalla tecnologia che stanno iniziando a intaccare metodicamente ogni settore, compresi quelli bancari e finanziari, ad avere enormi implicazioni.
Gli sviluppatori economici un tempo temevano e temono tuttora la chiusura dello stabilimento o della sede locale. Guardando il lancio del nuovo Boeing Dreamliner la scorsa settimana, mi è venuto in mente che l'economia di Charleston, nella Carolina del Sud, è stata quasi cancellata nel 1993, quando è stata chiusa la base navale e sono andati persi oltre 22.000 posti di lavoro. La comunità ha accolto il cambiamento, si è data da fare e solo tre anni dopo si stava riprendendo, come cita questo articolo del 1997.
Ma cosa fare quando la tecnologia sta divorando le aziende e i settori come la proverbiale rana nella pentola? Credo che la prima cosa da fare sia accettare la premessa che TUTTI i settori si trasformeranno nei prossimi cinque anni, non nei prossimi venti. Alcuni lavori attuali diventeranno obsoleti, mentre altri non sono ancora stati creati. Questo include posizioni nella vendita al dettaglio, nella sanità e nella pubblica amministrazione, non solo nella produzione e nella tecnologia dell'informazione.
La competenza numero 1 di cui ha bisogno uno sviluppatore economico per avere successo in questo ambiente è la curiosità. Dobbiamo avere un'insaziabile voglia di ricercare e intervistare le imprese esistenti per capire cosa ci aspetta e preparare le nostre comunità ai cambiamenti in arrivo.
-Kenny McDonald
Aggiornamento su One Columbus
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